Anpas Piemonte

Nascita Pubbliche Assistenze

Le Pubbliche Assistenze nascono a partire dal 1860 come laiche e libere Associazioni di volontariato, sotto una grande molteplicità nomi: Croce Verde, Croce Bianca, Croce D'Oro, Società di salvamento, Fratellanza Militare, Fratellanza Popolare.
Dalla Sicilia al Piemonte, unanimi nel loro impegno, le Pubbliche Assistenze non fanno distinzioni di servizio per nobili o poveri, servono chiunque esprima un bisogno, non pongono condizioni all'aiuto prestato e sono aperte a chiunque voglia prendervi parte.Sarà il fascismo a bloccare la crescita del movimento: il regime non poteva far continuare a vivere una realtà che per sua stessa natura ne rappresentava l'antitesi, in quanto portatrice di valori quali la solidarietà, la condivisione, il servizio disinteressato. Non è un caso infatti, se nel 1930, con il Regio Decreto n.84 del 12 febbraio, Vittorio Emanuele III deciderà di trasferire alla Croce Rossa Italiana tutte le competenze relative al soccorso e scioglierà tutte le associazioni prive di riconoscimenti giuridici.

Per dieci lunghi anni si fu costretti ad operare sotto mentite spoglie, ma già pochi giorni dopo la fatidica data della Liberazione lo spirito che quasi quarant'anni prima aveva determinato la nascita delle "Pubbliche Assistenze" riprende ad ispirare coloro che, presto, decretano il ritorno alla luce delle Associazioni disciolte cui, in breve tempo, si aggiungono la "Croce Verde" di Ovada (1946), di Porte e di Perosa Argentina (1947). 
È l'inizio di una nuova storia che giunge fino ai giorni nostri, con la nascita ed il consolidamento delle Associazioni di Pubblica Assistenza che, con il passare degli anni, costituiranno un "esercito" sempre più numeroso e preparato che invaderà tutta la Regione recando il proprio messaggio di solidarietà di partecipazione, cimentandosi, oltre che nelle attività tradizionali di soccorso e di trasporto degli infermi, anche in tutti quei settori (come la Protezione Civile, la cooperazione internazionale, l'informazione alla popolazione) in cui le Pubbliche Assistenze ritengono di poter portare il contributo di migliaia di uomini liberi per cui la solidarietà non è un concetto astratto ma l'impegno quotidiano, sentito, condotto non per legge o per contratto, ma per coscienza!